
E' straordinara la popolarità che sà dare la politica. Improvvisamente, in concomitanza con l'inizio della campagna elettorale di mio cugino Paolo e l'affissione dei relativi manifesti "facciali", la visibilità dei Buscemi è schizzati ai vertici della classifica. Per proprietà transitiva, e supposta somiglianza, di colpo ho iniziato a essere salutato con riverenza da gente che prima chi se lo fosse mai creso.. Per non parlare di tutti quelli che sono venuti in libreria a vendersi il voto proprio e della moglie. Ma la più bella riguarda una telefonata ricevuta qualche giorno dopo le elezioni, quando l'elezione di Paolo era ormai certa. Squilla, rispondo: "Pronto", "Sì, parla l'eletto?", lì per lì mi viene da dire "Sì, sono io il messia, il prescelto". Poi mi rendo conto e dico "No, no si sbaglia è mio cugino colui che tutto può"...
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