
Lavori tutta la settimana (o fai finta come me ma sei comunque impegnato) aspettando il fatidico fine settimana. I progetti si susseguono, si va a mare, ma no meglio giretto in montagna con la moto. E se andassi in campagna con i cani? Sabato finalmente l'ipotesi del giro in moto prende il sopravvento. La Poderosa si mette in moto, Stefano è d'accordo: andiamo sui Nebrodi. Il caiordo ha già pensato a tutto, "Ti porto in un posto fantastico, compro la salsiccia e la cuciniamo alla trappeur". Ok dico io, la voglia è tanta che per annullare, in parte, il senso di colpa me ne sto in negozio anche sabato pomeriggio. E proprio quando ormai sono certo che l'indomani sarò protagonista fra le curve di Margio Salice, arriva la doccia fredda. Via messanger, il vigliacco, mi fa sapere che c'è il compleanno di suo cugino bla bla bla... Piantato in asso. Va bè mi dico vado solo, che male c'è anche se un po' mi rompe. Poi la sera passeggiatina canonica in piazza ma quando ormai la noia mi aveva convinto ad alzare bandiera bianca, erano le 2:00, non mi faccio coinvolgere in una discussione politica su come ricreare la "sinistra?" E quindi le lotte di classe, il proletariato, su Veltroni che è di centro e su Travaglio che è di destra (perchè è di destra). Morale della favola, a letto alle 4:00. Come è ovvio mi sveglio bel oltre ogni ragionevole orario per partire e farsi un giro di 300 km. Quindi domenica passata fra divano-tavolo-dondolo-poltrona-tavolo-divano. Con una costante: la pozza di sudore in cui verso. Unica nota positiva, ho finito Alta fedeltà di Nick Hornby. Non vedo l'ora che sia di nuovo domenica...
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