venerdì 29 agosto 2008

A difesa dell'arte

La rana crocifissa resta al suo posto. In breve, l'opera che vedete sopra è dell'artista tedesco Martin Kippenberger e fa parte della mostra allestita al Museion di Bolzano «Sguardo periferico e corpo collettivo». Non vi potete immaginare le reazioni che, ovviamente, ha suscitato l'opera alla sua esposizione. Proteste, sit in, invocazioni delle massime autorità e dulcis in fundo lettera del pastore tedesco Papa Raztinger che non perde occasione..
Il migliore è stato il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige che ha fatto 9 giorni di sciopero della fame anti-blasfemia inutilmente.. Alla fine il consiglio d'amministrazione del Museo, formato da politici, la maggioranza, e da tecnici ha votato e incredibilmente la rana resta! Cioè la politica, in cerca di voti, ha perso. A vincere è stata l'arte, una volta tanto.
Ora, io non mi sento la persona migliore per giudicare una simile diatriba. Però dico va bè il rispetto per la religione, ma l'arte? Non merita lo stesso rispetto?
Per la cronaca, Kippenberger, scomparso nel 1997 a soli 44 anni, sosteneva di voler combattere l'ipocrisia di chi bada più all'apparenza che all'essenza delle cose. Questo era, secondo lui, il significato profondo della sua rana messa in croce....

lunedì 25 agosto 2008

La Roma, la mia croce..


Forse ancora non avevo specificato che fra le altre disgrazie sono pure romanista. Come dire una vita votata alla sofferenza.

Ieri sera finale di Supercoppa contro gli acerrimi nemici dell'Inter.

Si gioca a Milano, in settimana ci è morto pure il presidente, quindi abbiamo pure le motivazioni giuste, penso. Partiamo malissimo, con questi meneghini che sbucano da tutte le parti. Rischiamo più volte di capitolare, e infatti al minuto 18' l'Inter passa in vantaggio.

Giochiamo così male che non nutro speranze sull'esito finale. Il secondo tempo inizia con una Roma un po' più in palla e con quel sant'uomo di De Rosso che con una staffilata pareggia i conti, non mi sembra vero. E infatti, a 7' minuti dalla fine l'Inter ripassa in vantaggio. E' finita, penso. Verso sul divano disperato e ormai la partita quasi non la guardo più. Siamo al 4', dico 4', minuto di recupero e improvissamente un urlo del telecronista: gol! Pareggio! Gustoso pareggio, con gli interisti che già festeggiavano.. E allora tempi supplementari, adesso ci credo tanto più che entrato il pupone alias Francesco Totti. Con lui non si può perdere..

Supplementari equilibrati, il risultato non si schioda, rigori. L'agonia si allunga, ma sono ottimista. E infatti i primi a sbagliare sono loro, mega traversa e macth point nei piedi del Pupo, non può sbagliare. Se segna la coppa è nostra. Ovviamente non guardo, e faccio bene...

Ma dico io come si fa ad essere campione del mondo, campione d'Italia, a giocare a calcio da una vita e a sbagliare un rigore così importante?

Va bè, mi è passata pure la voglia di raccontarvi come è finita, anche perchè che te lo dico a fare..

Per fortuna a noi romanisti veri il risultato interessa poco, dietro l'amore per la maggica c'è dell'altro..

mercoledì 20 agosto 2008

Pensiero stupendo numero 12


Il Pensiero stupendo numero 12 lo dedico ad uno dei miei due lettori che ieri (pardon per il ritardo) ha compiuto i suoi primi 23 anni.

Auguri Monkey!


Sognatore è un uomo con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole. Ennio Flaiano.


p.s. L'immagine, per chi non lo sapesse (spero pochi), rappresenta il celeberrimo Golconda di Magritte..

lunedì 18 agosto 2008

martedì 12 agosto 2008

Il signore degli anelli


L'ho visto! Esiste. Il Signore degli anelli esiste ed abita ad Avola..

Pensiero stupendo numero 11


Maria di Magdala gli disse: "Gesù, smettila di trasformare l'acqua in vino. Sto cercando di fare la doccia". Daniele Luttazzi

martedì 5 agosto 2008

sabato 2 agosto 2008

Lourdes


Che ve lo dico a fare...

Basterebbe questo o la foto e null'altro, ma siccome sono più masochista del solito vi racconto..
Giornata di lavoro intensa, non torno a casa a pranzare. Mi accontento di un gelatino, pregustando una cena più abbondante del solito.
Insomma, caldo, afa, rompiballe e tutto quello che di peggio può capitare durante la giornata media del commerciante ennese.
Per una serie di eventi restiamo io e mio fratello con la vespa come unico mezzo di trasporto..
Restiamo fino alle 22 in negozio, quando partiamo alla volta di Pergusa, siamo diretti in campagna. Mio fratello è senza casco e alla prima curva (che te lo dico a fare) incocciamo la volante della polizia, per non sfidare la sorte passiamo da casa deviando il percorso pre prendere il casco. Mentre che ci siamo prendiamo pure i giubbotti "che stasera fra freschetto.." Patapim, patapam, pergusina (strada statale, buia) esattamente a metò percorso (che non posso nè scendere nè salire come direbbe qualcuno) la fidata vespa inizia ad ondeggiare paurosamente. Non capisco subito cosa stia accadendo, la fame mi annebbia il cervello, così accelero per vedere se l'effetto che fa.. Finchè mi rendo conto che il pneumatico posteriore ha presentato le dimissioni e con una manovra (meno male che non c'erano macchine dietro) che nemmeno Valentino riprendo il controllo della vespa e accosto. A casa mancano circa 3 km, mio fratello spinge per chiamare soccorso, ma io già so che ciò comporterà ulteriore attesa. Così tiro per la mia strada e spingo l'infame fino a casa (maledirò più volte il giubbotto) e arrivo a casa sudato che farebbe schifo ad un piede..