domenica 18 aprile 2010

e-quivoci


Una di queste mattine ascoltando la radio, mentre si raccontava una barzelleta pre-euro, mi sono tornati in mente due episodi della mia infanzia che avevo quasi rimosso.

Iniziamo dalla barzelletta, che come dicevo oltre ad essere pre-euro, ovvero quando ancora c'erano le lire, è riservata a chi negli anno 80 passava i pomeriggi a vedere BIM-BUM-BAM e quindi MILA E SHIRO.

Vado:

Ci sono Mila e Shiro che passeggiano, ad un certo punto Shiro entra in un panificio per comprare il pane, al monento di pagare il panettiere dice:"Seimila" e Shiro:"Ma no sono Shiro!".

Va bè così non fa ridere lo so, comunque a ha fatto ridere sul momento.

Andiamo agli episodi che mi riguardano. Ambientazione scuola media Pascoli, uscita dal tempo pieno. Prima fermata edicola, per comprare il settimanale SEI FORTE di cui ai tempi ero saltuario lettore (a seconda dei gadget inutili che regalava). Quindi arrivo mi rivolgo all'edicolante, o meglio al figlio di costui che non sto qui a descrivere ma visto il seguito è facile da immaginare, e dico:"Sei forte." E lui come risponde?:"Grazie!" Allora io che non mi ero ancora reso conto insisto:"Sei forte!" E lui recidivo:"Grazie, grazie", a quel punto realizzo e faccio:"Sei forte il giornale!" E lui visibilmente imbarazzato e forse deluso lo prende e me lo porge..

Questa era la prima, andiamo alla seconda che mi vede direttamente protagonista. Ambientanzione scuola superiore Istituto tecnico commerciale Duca d'Aosta, non so se mi spiego. Ora di supplenza con professore sconosciuto, non so se mi spiego. Classe in euforia, per placare i bollenti spiriti, il docente inizia a chiamare alla lavagna. Il primo chi è? Buscemi. Che culo. Dopo i primi convenevoli ecco la domanda:"Fammi un rombo". E io manco fossi nato a Maranello rispondo"Room!" Giuro che ero in buonafede. Ancora oggi non riesco a capacitarmi..

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