venerdì 29 agosto 2008

A difesa dell'arte

La rana crocifissa resta al suo posto. In breve, l'opera che vedete sopra è dell'artista tedesco Martin Kippenberger e fa parte della mostra allestita al Museion di Bolzano «Sguardo periferico e corpo collettivo». Non vi potete immaginare le reazioni che, ovviamente, ha suscitato l'opera alla sua esposizione. Proteste, sit in, invocazioni delle massime autorità e dulcis in fundo lettera del pastore tedesco Papa Raztinger che non perde occasione..
Il migliore è stato il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige che ha fatto 9 giorni di sciopero della fame anti-blasfemia inutilmente.. Alla fine il consiglio d'amministrazione del Museo, formato da politici, la maggioranza, e da tecnici ha votato e incredibilmente la rana resta! Cioè la politica, in cerca di voti, ha perso. A vincere è stata l'arte, una volta tanto.
Ora, io non mi sento la persona migliore per giudicare una simile diatriba. Però dico va bè il rispetto per la religione, ma l'arte? Non merita lo stesso rispetto?
Per la cronaca, Kippenberger, scomparso nel 1997 a soli 44 anni, sosteneva di voler combattere l'ipocrisia di chi bada più all'apparenza che all'essenza delle cose. Questo era, secondo lui, il significato profondo della sua rana messa in croce....

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